FIMMG LOMBARDIA: SENZA UN IMMEDIATO PROVVEDIMENTO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI CITTADINI LOMBARDI SENZA MEDICO DI FAMIGLIA IN POCHI ANNI – Comunicato stampa.
Data: 11 Gennaio 2017Anche in Lombardia per i medici di famiglia è in arrivo quella che in
gergo viene chiamata la “gobba pensionistica”, ovvero l’aumento
esponenziale dei pensionamenti.
“Se non si prenderanno subito provvedimenti nel giro di due o tre anni
centinaia di migliaia di cittadini lombardi potrebbero rimanere senza
medico di famiglia” dichiara il segretario regionale di FIMMG
Lombardia, Fiorenzo Corti.
“Supponendo che i medici di famiglia vadano tutti in pensione a 70
anni, nel 2021 si arriverà a quasi 400 professionisti pensionati –
prosegue Corti – Ma in realtà la situazione è ancora più drammatica
perché la maggior parte della categoria sembra preferisca andare in
pensione a 68 anni. La graduatoria regionale si sta ormai esaurendo e
le posizioni vacanti possono essere affidate ai medici neo diplomati
dal Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (CFSMG)”
sottolinea Corti. (Si ricorda che, per poter concorrere a un posto di
medicina di famiglia bisogna essere laureati e abilitati, vincere il
concorso per accedere al CFSMG, che dura tre anni e aspettare circa un
altro anno prima di poter essere iscritti a pieno titolo nella
graduatoria regionale).
“E’ qui la grande criticità – continua Corti – i posti in Regione
Lombardia per il CFSMG sono solo 90 all’anno e i seminari sono svolti
in sei poli formativi (Milano, Brescia, Bergamo, Monza, Pavia e Busto
Arsizio). I numeri parlano chiaro: già dall’anno prossimo,
nell’ipotesi di pensionamento a 70 anni, e fino al 2019 mancheranno
all’appello almeno 200 medici, che significa 300.000 cittadini senza
medico di famiglia. Per questo abbiamo lanciato un appello
all’assessore Gallera: già da quest’anno i posti per il Corso vanno
almeno raddoppiati e urgono misure per eliminare gli orpelli
burocratici che ritardano di un anno l’ingresso nella professione dei
giovani medici in possesso del titolo. E anche questo forse non
basterà – conclude Corti – molto probabilmente si dovrà scegliere di
aumentare il numero di pazienti per ogni medico, con il conseguente
incremento del carico di lavoro quotidiano ormai al limite della
sopportabilità. Ma se all’aumento del numero dei pazienti non
corrisponderà un investimento regionale per un forte programma di
assunzione di collaboratori di studio e di infermieri da parte dei
medici di famiglia, tutte le proposte di riforma e innovazione
(gestione della cronicità, telemedicina, assistenza domiciliare per
pazienti fragili, iniziative di prevenzione, campagne vaccinali,ecc.)
saranno destinate a un sicuro fallimento”.
Di seguito i dati del numero dei medici di famiglia lombardi che
mancheranno se dovessero andare tutti in pensione a 70
MMG che compiono i 70 anni nel 2017 2018 2019 2020 2021
ats 321 Milano- Città metropolitana 25 40 58 77 136
ats 322 Insubria 8 8 17 26 46
ats 323 della Montagna 2 3 8 9 14
ats 324 Monza e Brianza 12 11 15 26 51
ats 325 Bergamo 7 9 17 22 40
ats 326 Brescia 6 15 15 17 37
ats 327 Val Padana 4 9 12 26 36
ats 328 Pavia 4 4 13 10 22
totali 68 99 155 213 382