FIMMG LOMBARDIA, MEDICI BASE PREOCCUPATI PER NUOVO SISTEMA CRONICI (Comunicato stampa AdnKronos Salute).
Data: 31 Gennaio 2017Corti, ci riserviamo di promuovere azioni a difesa professione e pazienti Milano, 30 gen. (AdnKronos Salute) –
“Siamo in attesa di analizzare nel dettaglio i contenuti della delibera” con cui la Regione Lombardia ha varato un nuovo modello per la presa in carico dei malati cronici, basato su ‘gestori’ e tariffe ad hoc. “Ma ci sono alcuni aspetti che ci preoccupano”. A spiegarlo all’AdnKronos Salute è Fiorenzo Corti, segretario regionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) Lombardia. In particolare il camice bianco cita un punto: i medici di famiglia “sono relegati alla presa in carico della fascia di pazienti cronici più leggera, cioè la popolazione con una patologia”. E poi c’è il ruolo dei gestori, un aspetto “che vogliamo capire meglio. Si tratta di una figura inedita che si aggiunge alle altre nuove entità varate con la riforma del sistema socio sanitario lombardo”.
Il piano di assistenza individuale (Pai), sottolinea Corti, “deve essere stilato da un medico di medicina generale che conosce il paziente. Possiamo delegare tutto questo per i 150 mila pazienti del livello 1, cioè quelli ad elevata fragilità clinica, ma riteniamo che gli altri pazienti siano di nostra competenza”. Il timore è che “sia la fine della medicina di famiglia”, si legge in una nota diffusa dal sindacato stamattina. “Noi – chiarisce Corti – riteniamo che il riferimento per i pazienti debba essere una figura umana, il medico di medicina generale. E questo perché il Pai non può essere ridotto a una semplice sequenza di prestazioni che fa riferimento a una spesa. Noi diciamo no a una procedura automatizzata dove a gestire un percorso sia un computer”. Dopo aver esaminato i dettagli della delibera, aggiunge Corti, “ci riserviamo di promuovere eventuali azioni a difesa della professione e della salute dei pazienti.
A cominciare da un’attività di informazione per la fascia di pazienti cronici per i quali il medico di famiglia non sarà più il primo riferimento. Abbiamo chiesto un incontro urgente in Regione e ci confronteremo in occasione del tavolo previsto fra quindici giorni”. Ma intanto, “abbiamo convocato a Milano, per mercoledì 1 febbraio un consiglio regionale urgente” della Fimmg lombarda.
(Lus/AdnKronos Salute) ISSN 2499 – 3492 30-GEN-17 19:38.